L’amministrazione del presidente Donald Trump sta valutando di emanare un ordine esecutivo per limitare i contratti di licenza tra aziende farmaceutiche statunitensi e biotech cinesi. Questa mossa si inserisce in un più ampio contesto di politiche volte a ridurre la dipendenza economica e tecnologica dalla Cina, soprattutto in settori strategici come la salute, l’intelligenza artificiale e l’energia.
Le aziende farmaceutiche statunitensi hanno espresso preoccupazioni riguardo a queste potenziali restrizioni, temendo che possano ostacolare l’accesso a innovazioni terapeutiche provenienti dalla Cina.
L’ amministrazione USA – di contro – ipotizza di coinvolgere il CFIUS (Committee on Foreign Investment in the United States) per limitare gli investimenti cinesi nei settori strategici. Il CFIUS esamina le acquisizioni straniere di aziende statunitensi allo scopo di valutare i rischi per la sicurezza nazionale.
Le implicazioni di queste politiche per l’industria farmaceutica potrebbero essere molto pesanti, giacché influenzerebbero le strategie di licenza e collaborazione tra le aziende USA e cinesi, con potenziali ripercussioni su costi, tempi di sviluppo e accesso a nuove terapie.